Ogni viaggio inizia con un primo passo da fare. E passo dopo passo si esce dalla propria zona di confort e si diventa migliori.
Ad oggi sono 107.
Cosa sono 107 e di cosa stiamo parlando? 107 sono gli eventi svolti da Flàshati PhotoBooth Matera fino ad oggi. Per qualcuno possono sembrare tanti eventi in due anni di attività, per altri possono essere pochi. Per noi sono quelli che ci siamo meritati di fare.
Possiamo e dobbiamo fare di più anno dopo anno, questo è il nostro obiettivo ovviamente. Vogliamo fare sempre di più rispetto all’anno precedente ma non solo dal punto di vista numerico, ma soprattutto migliorarci dal punto di vista qualitativo del nostro servizio.
E’ inutile svendere il servizio per voler fare tanti impegni lavorativi! Infatti se ci livelleremmo alla concorrenza e abbassassimo i prezzi faremmo ogni giorno un evento sicuramente (non è presunzione!), ma non è a quello a cui vogliamo puntare.
Fatta questa premessa (accennata anche in altri articoli precedenti al suddetto), affrontiamo l’argomento di oggi.
Ho già raccontato la mia storia con Flàshati PhotoBooth Matera: ho scritto, in questo blog, quell’articolo specifico dopo 18 mesi dall’inizio della mia avventura iniziata il 4 novembre 2017. Anche questa storia che vi racconterò oggi, è successa ben 21 mesi fa: febbraio 2018.
Partiamo da una domanda che ti voglio fare:
se non provi a fare una cosa non puoi di certo parlarne ad altre persone e non puoi sapere se quella cosa che hai fatto è una cosa buona e giusta, VERO?
Ma è anche VERO che iniziare a fare una cosa nuova, iniziare a sperimentare una novità a molti può spaventare: significa uscire dalla cosiddetta propria zona di confort. Significa uscire dal “cortile di casa”, dove si conoscono tutti gli spazi, tutte le abitudini, si conosce in pratica tutto, e andare in un “cortile sconosciuto” dove non si sa nulla. E a molti questa situazione non piace.
Non so se a te è mai capitato di andare in un cortile che non conosci, a me è successo! E non solo una volta.
Quando ho deciso di intraprendere questa nuova attività del photobooth, abbinandola al mio principale lavoro, avevo paura di iniziare, paura di uscire dalla mia zona di confort e non ottenere nessun beneficio rilevante, o addirittura che creasse dei problemi al mio lavoro di allora.
Ma come ho scritto sopra: se non provi a fare qualcosa non puoi verificare se quella cosa è una cosa buona e giusta. E così mi sono “buttato e sono entrato in un nuovo cortile“.
La mia vita lavorativa prima del 4 novembre andava bene: avevo un buon lavoro, un lavoro che mi piaceva fare e che mi permetteva di vivere e far vivere la mia famiglia serenamente. Ma io volevo di più, volevo mettermi in gioco in una mia attività vera e propria, volevo fare l’imprenditore.
Così, ho iniziato l’attività nuova del photobooth. Un’attività che era poco conosciuta dalle persone in generale e ancor meno in Basilicata e quindi un’attività con molte probabilità di fallire.
Ma ho voluto rischiare!
Era tanta la mia voglia di avere un business tutto mio e diverso dai soliti presenti nella zona. Era tanta la mia voglia di avere un’ulteriore attività da abbinare al mio lavoro e poter sperimentare il mio essere imprenditore.
Dalla firma del contratto, e quindi essere ufficialmente il titolare di Flàshati PhotoBooth Matera, a l’essere proprietario materialmente dello strumento che mi permettesse di svolgere questa nuova attività, sono passati tre mesi circa. La firma del contratto è avvenuta il 4 Novembre 2017, a inizio febbraio del 2018 ho toccato con mano il mio totem, lo strumento del divertimento stampato.
Il primo impegno lavorativo mi è stato commissionato direttamente dalla sede centrale di Flàshati PhotoBooth di Adrano in provincia di Catania: era stato richiesto il noleggio del totem da parte dell’azienda Mondo Convenienza per pubblicizzare l’apertura del loro nuovo punto vendita nel centro commerciale di Casamassima (BA). L’utilizzo del photobooth sarebbe avvenuto nelle due giornate del carnevale di Putignano, durante la sfilata dei carri allegorici, la domenica e il martedì.
Mondo Convenienza avrebbe allestito un proprio gazebo e il photobooth al suo interno avrebbe permesso alle persone, vestite da carnevale ma anche non vestite da carnevale, di potersi fotografare e ricevere la copia cartacea. Nel layout fotografico della stampa veniva pubblicizzato l’apertura del loro nuovo negozio a Casamassima.
Avevo ricevuto il totem a inizio febbraio e la prima delle due giornate di impegno era la domenica, precisamente l’11 Febbraio, la seconda giornata era prevista il martedì, il 13 Febbraio.
Da Salvo Di Guardia (il titolare di Flàshati PhotoBooth) mi era stato comunicato:
- l’orario dell’appuntamento per essere a Putignano,
- il luogo dell’appuntamento a Putignano,
- la persona che dovevo chiamare al mio arrivo a Putignano.
Su suggerimento di Salvo, qualche giorno prima dell’11 Febbraio, avevo commissionato, da una tipografia di Policoro, la grafica posteriore e anteriore da mettere sul totem photobooth. L’avevo poi, con qualche problemino, data dalla mia inesperienza, affissa al mio nuovissimo “giocattolo” alcuni giorni prima della domenica.
Ero ansioso e emozionato la domenica mattina dell’11 Febbraio: era il mio primo impegno con questa mia nuova attività! Non vedevo l’ora di iniziare, capirne il funzionamento e vedere il suo riscontro sulla gente.
Carico tutto l’occorrente nella mia auto la domenica mattina, ovvero:
- il totem,
- le quattro staffe metalliche per reggere il totem,
- la base per avvitare le staffe,
- il flash da posizionare sopra il totem,
- le varie prese elettriche.
Parto da Policoro alle ore 9.00 di una fredda domenica d’inverno con il cielo grigio. Entro le ore 11.00 dovevo essere in una piazza di Putignano. Google Maps aveva previsto il tempo di arrivo in un’ora e venti circa da Policoro, quindi alle 9.00 era l’orario giusto per arrivare anche in anticipo, salvo imprevisti.
Alle ore 10.15 arrivo in auto nella piazza che Salvo mi aveva indicato. Google Maps mi indicava un tragitto aggiuntivo che però, visto l’evento che era in corso a Putignano, non potevo percorrere.
Chiamo il referente e gli spiego il problema. Mi dice che mi avrebbe raggiunto dove ero fermo con l’auto e ci saremmo organizzati per il trasporto del mio materiale a piedi.
Arriva un ragazzo, scarichiamo il mio materiale, lo portiamo nella piazza dove era posizionato il loro stand e infine sposto la mia auto in un parcheggio regolare un po’ distante.
Era una giornata nuvolosa e c’era un forte vento che disturbava, di molto, il gazebo di Mondo Convenienza, bello grande ad aria che avevano portato e dove al suo interno ci sarebbe stato il mio photobooth.
Al mio arrivo i ragazzi di Mondo Convenienza stavano sistemando e finire di montare la loro struttura, dopodiché inizierò a sistemare la mia postazione.
Il vento però aumentava di potenza e i problemi si facevano sempre più seri. Smettono di lavorare e aspettiamo tutti che la situazione meteorologica possa cambiare o, eventualmente, trovare un’alternativa di postazione necessaria: l’essere in una piazza molto grande, senza edifici nelle vicinanze, faceva percepire il vento in modo molto consistente e non potevamo continuare a stare li.
Intanto era festa a Putignano: gente mascherata sorridente che si divertiva, bimbi che giocavano a buttarsi i coriandoli, persone già posizionate ai bordi della strada dietro le transenne, in attesa di vedere dal vivo la sfilata dei carri, musica di sottofondo.
Dopo circa un’ora ai ragazzi di Mondo Convenienza viene comunicato che dovevano spostarsi in una diversa zona della festa. Il vento intanto non aveva smesso.
Smontiamo tutto e a piedi raggiungiamo la nuova postazione. Era a circa 200 metri di distanza e ci avevano sistemati in un incrocio dove il vento si percepiva in modo minore.
I ragazzi di Mondo Convenienza montano il gazebo, dopodiché io, per la prima volta, monto il mio PhotoBooth. Lo provo ed è tutto ok!
La situazione era questa:
la gente che si sarebbe voluta far fotografare GRATIS, avrebbe ricevuto la copia cartacea che il mio PhotoBooth avrebbe opportunamente stampato. La foto sarebbe stata poi messa in un cartoncino marchiato Mondo Convenienza e consegnata ai protagonisti dello scatto. Le hostess avrebbero chiesto ai protagonisti dello scatto se potevano condividere, sulla pagina Facebook di Mondo Convenienza, la loro foto digitale per un’ulteriore forma di pubblicità. Questo richiesta avveniva attraverso un’autorizzazione scritta.
Ogni ora circa io dovevo collegare, tramite hotspot di un cellulare, il mio totem a internet, avvisare Salvo, il quale tramite condivisione in remoto del PhotoBooth avrebbe recuperato gli scatti da condividere.
Il mio lavoro era SOLO quello di fare da supporto ai ragazzi di Mondo Convenienza e alle hostess e ogni ora “guidare” Salvo nel recupero delle foto digitali.
La giornata trascorse in modo molto tranquillo senza intoppi di nessun genere.
Mi divertii a vedere il carnevale di Putignano, mi emozionai a vedere all’opera il mio nuovo strumento di business. La gente attratta dal gazebo di Mondo Convenienza o invitata direttamente dalle hostess, si avvicinava e veniva invitata a fotografarsi davanti il photobooth e riceveva la stampa della stessa.
Adulti, bambini, ragazzi si divertono in pose simpatiche, in foto di gruppo, in foto originali. Molti davano il loro consenso per condividere la loro foto anche sulla pagina Facebook di Mondo Convenienza. Quindi ogni ora con Salvo al telefono indicavo quale foto doveva lui copiare sul sul computer per poi metterla in rete.
Alle ore 20.00 circa la sfilata terminò, la gente si allontanò dalla festa e quindi i ragazzi di Mondo Convenienza decisero di terminare la giornata lavorativa e che quindi il primo giorno potevano considerarsi concluso.
Anche io ovviamente smontai la mia strumentazione e grazie al furgone di Mondo Convenienza riuscii a raggiungere la mia auto senza dover fare un bel po’ di strada a piedi. Caricai il tutto, salutai i ragazzi e presi la strada di ritorno per Policoro.
Fu una bella giornata, il mio primo impegno lavorativo era andato tutto bene. Durante il tragitto di ritorno da solo mi rividi nella mente la giornata e a quello che avevo iniziato a fare: l’imprenditore vero e proprio!
Il lunedì successivo mi contattò Salvo e purtroppo le previsioni metereologiche dicevano che a Putignano il martedì 13 Febbraio era prevista al 95% pioggia e temporali.
La domenica il vento e la nuvolosità avevano comunque permesso lo svolgimento della sfilata, ma la pioggia prevista il martedì non avrebbe concesso in nessun modo lo svolgimento della sfilata che doveva iniziare alle ore 20.00.
Questo imprevisto non mi permise di fare la mia seconda giornata nel carnevale di Putignano con il mio photobooth.
Ero uscito dal mio cortile abitudine che avevo avuto fino a quel momento ed ero entrato in un nuovo cortile più grande che comprendeva “spazi” che già avevo ma altri “spazi”, ovvero: abitudini nuove, sentimenti nuovi, esperienze nuove, nuove conoscenze, nuovi modi di fare e di pensare.
Mi piaceva questo mio nuovo cortile!
“La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi” (Albert Einstein)
Mauro Gadaleta